

Il bosco e l'uomo
La foresta e l’uomo, una storia infinita.
Nel bene e nel male, la storia dell’uomo, quella dei suoi rapporti con la foresta e, più in generale, quello del suo atteggiamento al cospetto della natura.
La foresta e l’uomo, una storia infinita.
Nel bene e nel male, la storia dell’uomo, quella dei suoi rapporti con la foresta e, più in generale, quello del suo atteggiamento al cospetto della natura.
Nel tempo la foresta è stata simbolo del mistero e di paesaggio aspro e selvaggio; luogo di rifugio e di culto, sito di distensione e di ricreazione, entità protettiva e filtro biologico, fonte di conoscenza e soprattutto risorsa insostituibile. Le foreste primigenie nei climi temperati non esistono più. I pochi lembi rimasti, ora per un verso, ora per un altro, vengono manomessi e danneggiati con cadenze inaccettabili. A livello planetario la storia si ripete, e non basta. Il fenomeno si aggrava. L’azione distruttiva aumenta a ritmi esponenziali e il rimboschimento per infinitesimi.
Per quanto tempo rimarranno ancora indisturbate le restanti foreste vergini? Il libro è una proposta di dibattito sui valori etici, culturali, scientifici e tecnici della questione forestale. Un’occasione per indicare se, come e perché gestire il bosco. Un richiamo a valutare il significato del gesto colturale. Un invito alla creatività e alla responsabilità. Una presa di posizione di fronte alla società.
Maggiori informazioni:
Autore: Orazio Ciancio
Anno pubblicazione: 1996
Casa editrice: Accademia Italiana di Scienze Forestali
Caratteristiche: testo b/n
N° pagine: 335
Formato: 14 x 21 cm
Peso: 400 g
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