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Il Friuli Venezia Giulia è caratterizzato da una molteplicità di paesaggi, ecosistemi ed habitat che nell’insieme costituiscono un patrimonio naturalistico d’eccezione.
Il Friuli Venezia Giulia è caratterizzato da una molteplicità di paesaggi, ecosistemi ed habitat che nell’insieme costituiscono un patrimonio naturalistico d’eccezione. Questo libro fotografico ne rappresenta una mirabile sintesi e le immagini, più che le parole, potranno contribuire a far conoscere ed amare questo straordinario universo. La visione delle pagine incantate del libro porta ad un’esperienza di “pedagogia del bosco” che coinvolge i sensi, immergendo il lettore/spettatore nella magia della luce, dell’istante, dei colori, delle effimere presenze e dell’acqua che, oltre appagare lo spirito, promuove anche la comprensione e la promozione di un uso sostenibile ed ecologico delle foreste..
Autore: Gabriele Bano, Paolo Da Pozzo, Willy Di Giulian
Anno pubblicazione: 2021
Casa editrice: Daniele Marson Editore
Caratteristiche: Colori
N° pagine: 216
Formato: 29 x 31 cm
Peso (grammi): 1.835
Esempio | ![]() |
La Riserva dei Monti Rognosi si sviluppa per una superficie complessiva pari a 171 ettari, con un'altitudine che va da 350 a 700 metri, e interessa con il suo nucleo più meridionale i Monti Rognosi propriamente detti, mentre i tre nuclei settentrionali comprendono i rilievi di Monte Murlo, Monte Petroso e del Poggio delle Calbane. Di grande interesse il substrato geologico di tutte queste aree che è caratterizzato da rocce ignee ultrabasiche, le ofioliti, formate in gran parte da gabbri, e marginalmente da diabasi e gabbri serpentinizzati. L'interesse naturalistico di queste aree, in passato considerate improduttive e sterili, risiede soprattutto nella vegetazione.
Compagnia delle foreste presenta questa Cartoguida realizzata grazie alla Regione Toscana, alla Provincia di Arezzo e alla collaborazione di DREAm Italia, vuole essere non solo una mappa aggiornata ed essenziale per potersi muovere sui sentieri della Riserva, ma anche un condensato di informazioni.
Il paesaggio è caratterizzato principalmente dalle dolci colline costituite da sedimenti fluvio-lacustri di età diversa, con presenza saltuaria di balze e pareti verticali. La Riserva si sviluppa per circa 7 km di lunghezza lungo il corso dell'Arno, dal ponte romanico di Ponte Buriano fino alla centrale elettrica situata a valle della diga ENEL della Penna e comprende l'invaso artificiale della diga e le zone terrestri limitrofe. Dalla cartiera di Ponte a Buriano fino a Rondine, l'Arno scorre incassato fra le rocce, mentre da Rondine alla Penna il fiume si allarga a costituire l'invaso della Penna.
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L'aspetto più caratteristico della Riserva Sasso di Simone è determinato dalla presenza dei due massicci calcarei che la dominano, il Sasso di Simone e il Simoncello, caratterizzati, sulla loro sommità, da piccoli "altopiani" circondati da pareti rocciose o da versanti molto ripidi. In uno spazio relativamente ristretto sono presenti ambienti molto diversificati, dagli habitat rupestri (pareti calcaree e macereti alla loro base) ai calanchi, dai boschi ai pascoli, dai prati alle praterie arbustate e ai cespuglieti. La Riserva è stata istituita per i valori floristico-vegetazionali e paesaggistici che la caratterizzano, ma ospita anche presenze di rilevante interesse zoologico.
Compagnia delle foreste presenta questa Cartoguida realizzata grazie alla Regione Toscana, alla Provincia di Arezzo e alla collaborazione di DREAm Italia, vuole essere non solo una mappa aggiornata ed essenziale per potersi muovere sui sentieri della Riserva, ma anche un condensato di informazion
Il paesaggio vegetale è costituito da vaste aree boscate (per lo più cerrete) e da modeste superfici occupate da arbusteti e colture agrarie. L'elemento caratterizzante è costituito dal vasto specchio d'acqua (3,4 milioni di metri cubi) del bacino della diga dell'ENEL in prossimità di Levane. Dal Ponte del Romito fino alla diga ENEL, l'Arno ha eroso per una profondità di diverse decine di metri i sedimenti lacustri di diversi periodi geologici e in alcuni tratti, come in prossimità del Castellare, il fiume scorre in un letto incassato nella roccia.
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La Riserva si estende su un vasto comprensorio che, dallo spartiacque dell'Alpe della Luna, degrada sia verso la Valtiberina, sia verso le Marche. La superficie complessiva è di 1540 ettari, mentre la sua altitudine va da circa 520 a 1453 metri. Si tratta essenzialmente di un vasto territorio boscato (l'86% della superficie è occupato infatti da boschi). La singolarità dell'Alpe della Luna sta nell'elevato isolamento che ha permesso di mantenere quest'area in uno stato ancora pressoché selvaggio; non vi sono grandi strade di comunicazione, ma solo strade forestali e sentieri per l'escursionismo, e non sono presenti al suo interno insediamenti abitativi significativi.
Compagnia delle foreste presenta questa Cartoguida realizzata grazie alla Regione Toscana, alla Provincia di Arezzo e alla collaborazione di DREAm Italia, vuole essere non solo una mappa aggiornata ed essenziale per potersi muovere sui sentieri della Riserva, ma anche un condensato di informazioni.